Pensieri di un allenatore in procinto di iniziare una nuova stagione

Iniziare una nuova stagione da allenatore è sempre una cosa speciale, all’inizio mi vengono una montagna di dubbi, saprò essere all’altezza del compito che mi aspetta? Sarò in grado di insegnare le cose giuste o meglio non insegnerò cose sbagliate? Sarò in grado di mettere in pratica delle progressioni didattiche per l’apprendimento tecnico specifico che possano coniugare qualità, velocità e capacità di apprendimento? Sarò in grado di far crescere tecnicamente , tatticamente, mentalmente le mie atlete ma soprattutto saprò  far crescere delle ragazze prima che delle atlete ? Sarò in grado di creare partendo da un gruppo di atlete…..una squadra, cioè atlete che si completano a vicenda, e quindi in grado di esprimere un gioco molto superiore a quello della somma delle capacità dei singoli ? Beh mi fermo qui perché bastano e avanzano per riflettere. Siccome mi conosco , so come sono fatto, so come la penso e conosco le mie poche qualità…….la prima cosa che faccio è mettermi in discussione, e misurare la voglia che ho di volermi rinnovare, di rimettermi ancora una volta a studiare, a imparare  cose nuove, in poche parole a Rimettermi in gioco. Per prima cosa penso che devo riguadagnarmi la fiducia delle “mie atlete” loro si aspettano sempre molto da me, devo continuare ad essere un riferimento credibile e riconosciuto nel tempo, così che anche per  loro il cambiamento e i nuovi obbiettivi siano condivisi, condizione imprescindibile per il raggiungimento di un alto livello qualitativo e di risultati. Io credo che chi non si adatta al cambiamento sia destinato a rimanere fuori dalle dinamiche della squadra e nello stesso tempo sia destinato a fermarsi nella propria crescita sportiva. Vorrei che la prossima stagione tutte le atlete della mia società (ma per prime quelle che alleno) sviluppassero un forte senso di appartenenza ad essa, un grande senso di orgoglio di essere parte di un percorso lungo e di grande valore del sodalizio (che ha militato con la squadra maggiore  per tanti anni in D ,in C ,fino ad arrivare alla B2) loro sono parte di questo e a questo devono aspirare, con grandissima umiltà ,ma con altrettanto senso di responsabilità e di sacrificio. All’interno della mia squadra vorrei essere in grado di valorizzare il ruolo di ognuno, mediare i conflitti che sicuramente nasceranno….. tutelando i più deboli (stimolandoli a migliorare) ma valorizzando i più forti responsabilizzandoli in campo e fuori, affinchè  tutti si sentano protagonisti e non comparse di un sistema (società),di un progetto,(squadra) bello, gioioso, pensato per LORO! Per tornare un po’ con i piedi per terra, vorrei con un po’ di buon senso dettare delle regole per tutti (che valgano in primis per me) che siano condivise e prioritarie : educazione e rispetto verso persone e cose, comportamento sportivo, puntualità ,presenza costante agli allenamenti, impegno, responsabilità , sacralità dello spogliatoio e della squadra pur nel rispetto dei propri ruoli. Non tutte  potranno essere amiche ma compagne di squadra si ,leali, in una sana competizione tra i ruoli con un solo fine ,il raggiungimento degli obbiettivi della squadra davanti a tutto .Per me come allenatore vorrei soprattutto essere sempre “coerente” con quello che dico, vorrei avere lo stesso stile, la stessa disponibilità, la stessa attenzione tecnica, lo stesso rispetto per tutte le mie atlete. Vorrei parlare poco (!!) e allenare tanto, organizzare e pianificare sempre gli allenamenti con competenze sempre maggiori non escludendo mai nessuno, specializzare ognuno nel proprio ruolo, con particolare attenzione alle qualità specifiche del 2° sestetto, vorrei essere sempre positivo, motivante ,allegro e sempre calmo anche e soprattutto nei momenti difficili della partita. Può bastare? Ecco la prossima stagione vorrei allenare così!