Due facce della stessa medaglia

Vittoria e Sconfitta due facce della stessa medaglia.

Vorrei fare alcune considerazioni su due aspetti che sono molto familiari a chi pratica sport e che spesso atleti tecnici e genitori sottovalutano: vittorie e sconfitte!

Arriviamo da una stagione 2014-15 storica per la nostra società, una stagione densa e piena di vittorie per la prima squadra che vince il campionato di serie C (quante vittorie) la coppa Lombardia , lo scudetto, mentre per i giovanili: la vittoria di coppa u13, il secondo posto della U12 e tante partite vinte…..Euforia , progetti, tante promesse, quanti amici, quanti a festeggiare e tanto pubblico a vedere le partite… Poi il risveglio o meglio il ritorno alla realtà, quella che un uomo di sport conosce bene perché lo ha vissuto e lo vive quotidianamente: gli amici che se ne vanno, i conti della festa da pagare, la musica che finisce e tutti se ne vanno come se nulla fosse …..E’ successo tante volte sapete?

Lì devi sapere cosa vale e cosa no….. cosa scegliere….. la cosa più semplice (ma non la più giusta): chiudere tutto e andarsene.

Ti accorgi che non interessa niente a nessuno della società a tutti interessano solo i “cavoli” propri.

Si trova subito un altro posto, un altro amico con un po’ di soldi e un’altra società che vince. Semplice, giustificabile, basta trovare una scusa elegante, inventare quattro balle e far finta di ringraziare…..e poi? … andarsene, quello che fanno in tanti, pure gli amici!

Io sono ancora qui perché quello che conta è qui, perché quello che vale è qui, perché i veri amici restano qui, perché qui c’è così tanto che solo chi non l’ha conquistato un passo alla volta non capisce e non apprezza.

Già, abbiamo dimenticato (prima noi) di insegnare ai nostri figli a perdere, o meglio che la sconfitta fa parte della vita e va’ accettata con dignità, coraggio e che le sconfitte sono più numerose delle vittorie ma servono a temprare il carattere, accettare i sacrifici e riconoscere i propri errori ….E’ perdendo che si impara a vincere! Di una medaglia guardiamo sempre un lato e ci dimentichiamo quasi sempre di guardare anche l’altro, da una parte sta’ la vittoria e dall’altra di ugual valore…. la sconfitta.

Apprezzo tantissimo le nostre ragazze della B, stanno affrontando un campionato durissimo, sicuramente retrocederanno, ma la dignità, la sportività con le quali accettano le sconfitte rende a loro una grande stima e un grande rispetto, un insegnamento per tutti noi, un bagno di umiltà per tutti. GRAZIE RAGAZZE! SIETE GRANDI!

Non è così per le squadre più giovani (preciso che non vale per tutti e per tutte) stiamo insegnando a loro solo la vittoria! Siamo a far loro sempre i complimenti anche quando non lo meritano, le gratifichiamo anche quando perdono. Già non si deve dir loro che hanno giocato male, che non si impegnano, che sono svogliate, che non ascoltano……. più facile dire che quando perdono è colpa in ordine dell’allenatore dell’arbitro, della palestra piccola, degli avversari fortunati e che comunque noi siamo più bravi etc. etc.

In compenso genitori e atlete conoscono benissimo i propri diritti veri o presunti, ma di doveri verso la società, la squadra, i dirigenti ….. QUELLI NO! Quelli non si conoscono, non si capiscono, non ci sono e qualora ci fossero …. non sono obbligatori. Chi se ne frega ognuno per sé! Diritti per tutti!

Le atlete imparano sicuramente dai tecnici dai dirigenti, e…. dai genitori: se questi soggetti non rispettano le regole, in casa a scuola e in palestra, o quando in modo anonimo e nascosto facciamo parte del pubblico, come possiamo pensare che imparino a rispettare i valori dello sport?

Nello sport c’è chi vince e chi perde, c’è l’onore al vinto e il riconoscimento al vincitore, il rispetto reciproco, la dignità e il valore di entrambi. Queste caratteristiche portano un atleta (un uomo/una donna) lontano, lo portano ad affrontare qualsiasi difficoltà con impegno e lealtà, rispetto di tutti e in primis della propria società, della propria squadra e delle persone che la compongono.

La società a cui appartengo rispetta e riconosce questi valori come fondanti e irrinunciabili: chi non li rispetta e non li condivide si mette fuori da solo, senza se senza ma, senza nessun’altro che lo esclude. Queste sono semplicemente regole. Meglio perdere con dignità e onore che vincere con arroganza e egoismo.

Il vento anche da noi sta’ cambiando, c’è aria di primavera, momento di pulizia e cambio d’abiti, abbiamo delle eccellenze nella nostra società che tanti ci invidiano, persone squisite e disponibili, progetti innovativi, tecnici di valore, ragazze meravigliose, campioni e campionesse tutte o nessuna per ora ….. ma un domani chissà dipende da noi non dagli altri!

Questa è la UNION VOLLEY…il resto?

Tutte chiacchere che valgono 0

Il direttore sportivo